Guardate, se siete ragazzi e sognate di viaggiare vi consiglio di svegliarvi perchè è una tortura, i miei genitori sono degli amanti dell’asia… Non vi dico dove sono stato perchè solo i nomi sono troppo difficili da scrivere, è uno strazio, cammini tutto il giorno e arrivi a casa alla sera pensando di farti una doccia e di tuffarti nel letto finchè non ti ricordi che dalla doccia fuoriesce solo acqua ghiacciata, che il letto ha un materasso di polestirolo e che il cuscino è costituito da una fodera piena di pallini di carta igenica…
Poi se sei un vero viaggiatore non puoi mai disfare le valigie perchè il giorndo dopo parti per un altro posto in un altro stato…
La cosa più divertente è osservare gli altri turisti che spesso ti fanno sbellicare dalle risate facendoci una figura di merda, il peggio del peggio sono sicuramente i Giapponesi, un giorno stavamo visitando l’Angkor wat, un complesso di templi che viene ritenuto una delle sette meraviglie del mondo, io, famiglia e amici eravamo sudati e lerci dopo una salita di migliaia di gradini, arriviamo su e vediamo una famiglia di giapponesi da farsi venire la “rabbia”, erano tutti vestiti di bianco, perfetti, uno più grasso dell’altro, tutti puliti, occhialini spessi 3 cm, l’uomo portava un cappellino da beseball proprio da americano e la signora un cappello di paglia che avrà avuto un diametro di 3 m…. tutti con la macchinetta fotografica ultimo modello… Ma signori… ebbene, dopo i giapponesi veniamo noi, Nell’isola di roatan, ai caraibi, sembra che gli italiani abbiano subito gravi esperimenti genetici portando le povere vittime (gli italiani che ppartenevano al “bravo club”) a un processo disevolutivo scimmiesco, c’erano migliaia di gente italiana che invece di godersi il luogo e il mare bellissimo faceva il bagno in piscina e ballava facendo giochi stupidissimi come quelli con gli spaghetti sentendo una musica orribile (del tipo “e il coccodrillo come fa? cha cha ecc…). C’erano i tedeschi e quelli del posto che si spanciavano dalle risate guardando quegli stupidi connazzionali… Noi facevamo finta di non essere italiani
A presto